Contratti collettivi: il giudice che pronuncia l'annullamento può decidere di modulare i suoi effetti nel tempo

A partire dalle ordinanze Macron, più precisamente Ordinanza n. 2017-1385 del 22 settembre 2017 relativa al rafforzamento della contrattazione collettiva, quando un giudice annulla un contratto collettivo ha la possibilità di modulare nel tempo gli effetti di tale nullità. Lo scopo di questo sistema: garantire i contratti collettivi, limitando le conseguenze negative che la cancellazione retroattiva può comportare.

Per la prima volta la Corte di Cassazione è stata indotta ad approfondire la materia, in occasione di un contenzioso relativo al contratto collettivo di editoria fonografica. Questa, firmata il 30 giugno 2008, è stata estesa all'intero settore con decreto 20 marzo 2009. Diversi sindacati hanno chiesto la cancellazione di alcuni articoli della sua appendice n.3, relativi alle condizioni di lavoro, alla retribuzione e alle garanzie sociali dei salariati esecutori.

I primi giudici avevano pronunciato l'annullamento degli articoli contenzioso. Tuttavia, avevano deciso di posticipare gli effetti di questa cancellazione a 9 mesi, ovvero al 1 ottobre 2019. Per i giudici, l'obiettivo era lasciare un periodo di tempo ragionevole alle parti sociali per concordare un nuovo...