Le aziende con 50-250 dipendenti hanno solo pochi giorni per calcolare il proprio indice di uguaglianza di genere. Questo strumento, creato con la legge del 5 settembre 2018 per la libertà di scegliere il proprio futuro professionale, consente ai datori di lavoro di misurare la propria posizione in questo settore.

Sotto forma di un punteggio su 100, l'indice si compone di quattro criteri - cinque per le aziende con più di 250 dipendenti - che valutano le disuguaglianze tra donne e uomini: il divario retributivo (40 punti), la differenza nella distribuzione dei aumenti annuali (20 punti), aumento del numero di dipendenti al rientro dalla maternità (15 punti), collocazione delle donne tra le 10 più pagate (10 punti) e, per le aziende con più di 250 dipendenti, la differenza distribuzione delle promozioni (15 punti).

I PMI con almeno 50 dipendenti hanno tempo fino al 1 marzo per pubblicarlo sul proprio sito web e comunicarlo al proprio Comitato economico e sociale (CES) e all'ispettorato del lavoro (Direccte o Dieccte). Questo obbligo riguarda le aziende con almeno 1