Questo corso si svolge in 6 moduli di una settimana:

Il modulo “Storia dei videogiochi” si interroga sul modo in cui tradizionalmente viene raccontata la storia del mezzo. Questo modulo è un'opportunità per tornare su questioni di conservazione, fonti e costruzione dei generi videoludici. Due focus si concentreranno sulla presentazione del Ritsumeikan Center for Games Studies e su uno sviluppatore di videogiochi belga, Abrakam.

Il modulo "Essere nel gioco: avatar, immersione e corpo virtuale" presenta diversi approcci alle entità giocabili nei videogiochi. Esploreremo come questi possono essere parte di una narrazione, possono consentire all'utente di interagire con l'ambiente virtuale o come possono promuovere il coinvolgimento o la riflessione da parte del giocatore.

Il modulo “Videogioco amatoriale” presenta le diverse pratiche per creare videogiochi al di fuori delle sfere economiche (modding, creazione software, homebrew, ecc.). Inoltre, si propone di mettere in discussione queste pratiche e le loro diverse poste in gioco, come le motivazioni dei dilettanti, i loro gusti per il videogioco o la diversità culturale.

Il modulo "Diversioni di videogiochi" si concentrerà sulle diverse pratiche dei giocatori che riutilizzano i videogiochi per creare opere derivate: utilizzando i giochi per realizzare cortometraggi di finzione (o "machinimas"), trasformando le prestazioni del loro gioco o modificando le regole di un gioco esistente, per esempio.

“Video games and other media” si concentra sul proficuo dialogo tra videogiochi e letteratura, cinema e musica. Il modulo inizia con una breve storia di queste relazioni, quindi si concentra in modo specifico su ciascun mezzo.

“La stampa dei videogiochi” chiude il percorso osservando come la stampa specializzata parla di novità sui videogiochi.

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