Un'ordinanza del 21 agosto 2019 ha chiarito le modalità di attuazione della Pro-A, imponendo alle parti sociali di negoziare a livello di rami professionali degli accordi per la determinazione delle certificazioni ammissibili al sistema.
Una volta conclusi, tali accordi vengono sottoposti alla Direzione Generale del Lavoro che ne procede poi alla proroga con decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Si ricorda che tale estensione è subordinata al rispetto di criteri che attestano un significativo cambiamento di attività all'interno del settore interessato. L'amministrazione tiene conto anche del rischio di obsolescenza delle competenze dei dipendenti.
A seconda delle disposizioni negoziate a livello di filiale, spetta all'Uniformazione coprire in tutto o in parte i costi di istruzione, nonché i costi di trasporto e alloggio sostenuti nell'ambito della Pro-A, sulla base di una somma forfettaria. Qualora il contratto di filiale prorogato dal Ministero del Lavoro lo preveda, l'OPCO può includere nella propria copertura la remunerazione e gli oneri sociali legali e contrattuali dei dipendenti, nel limite del salario minimo orario.

Nota: quando la formazione avviene durante l'orario di lavoro, l'azienda è tenuta a mantenere ...