La fine è solo l'inizio: anche il sole morirà un giorno

L'autore di fama mondiale Eckhart Tolle ci presenta un'opera struggente intitolata “Anche il sole un giorno morirà”. Il libro si rivolge temi pesante ma essenziale, in particolare la nostra mortalità e la finitudine di tutto ciò che esiste nell'universo.

Il signor Tolle, da vero maestro spirituale, ci invita a riflettere sul nostro rapporto con la morte. Ci ricorda che questo non è solo un evento inevitabile, ma anche una realtà che può aiutarci a comprendere meglio la vita e vivere pienamente il momento presente. Il sole, quella gigantesca palla di fuoco che dà vita al nostro pianeta, un giorno morirà, proprio come noi. Questo è un fatto innegabile e universale.

Ma lungi dall'instillare la disperazione, questa consapevolezza, secondo Tolle, può essere un potente catalizzatore per vivere in modo più consapevole e più intenso. Sostiene di accettare questa finitezza come un modo per trascendere le nostre paure e attaccamenti terreni per trovare un significato più profondo nella nostra esistenza.

In tutto il libro, Tolle usa una prosa commovente e stimolante per guidarci attraverso questi argomenti difficili. Offre esercizi pratici per aiutare i lettori a interiorizzare questi concetti e metterli in pratica nella loro vita quotidiana.

Scegliere la coscienza per trascendere la morte

In “Anche il sole morirà un giorno”, Eckhart Tolle ci offre un altro angolo di osservazione sulla morte: quello della coscienza. Insiste sull'importanza della coscienza nel nostro approccio alla morte, perché è questo che ci permette di realizzare la nostra vera natura, al di là della nostra forma fisica mortale.

Secondo Tolle, la consapevolezza della nostra finitezza, lungi dall'essere fonte di ansia, può essere un potente motore per raggiungere uno stato di presenza e consapevolezza. L'idea è di non lasciare che la paura della morte detti la nostra esistenza, ma di usarla come un costante promemoria per apprezzare ogni momento della vita.

Presenta la morte non come un evento tragico e definitivo, ma piuttosto come un processo di trasformazione, un ritorno all'essenza della vita che è immutabile ed eterna. Quindi l'identità che abbiamo costruito nel corso delle nostre vite non è realmente ciò che siamo. Siamo molto di più: siamo la coscienza che osserva questa identità e questa vita.

In questa prospettiva, Tolle suggerisce che abbracciare la morte non significa esserne ossessionati, ma accettarla come parte della vita. Solo accettando la morte possiamo veramente cominciare a vivere pienamente. Ci incoraggia a lasciar andare le illusioni di permanenza e ad abbracciare il flusso costante della vita.

Trasforma la morte in saggezza

Tolle, in “Anche il sole un giorno morirà”, non lascia spazio ad ambiguità. L'unico fatto indiscutibile della vita è che finisce. Questa verità può sembrare deprimente, ma Tolle ci invita a vederla sotto un'altra luce. Propone di usare la mortalità come uno specchio, che riflette il valore e la transitorietà di ogni momento.

Introduce la nozione di spazio di consapevolezza, che è la capacità di osservare i nostri pensieri ed emozioni senza esserne attaccati. È coltivando questo spazio che possiamo iniziare a liberarci dalla morsa della paura e della resistenza e ad abbracciare la vita e la morte con profonda accettazione.

Tolle, inoltre, ci guida a riconoscere la presenza dell'io, che spesso è all'origine della nostra paura della morte. Spiega che l'ego si sente minacciato dalla morte perché si identifica con la nostra forma fisica e con i nostri pensieri. Diventando consapevoli di questo ego possiamo iniziare a dissolverlo e scoprire la nostra vera essenza che è senza tempo e immortale.

In sintesi, Tolle ci offre un percorso per trasformare la morte da argomento tabù e spaventoso in fonte di saggezza e autorealizzazione. Così la morte diventa un maestro silenzioso che ci insegna il valore di ogni momento e ci guida verso la nostra vera natura.

 

Vuoi saperne di più sui profondi insegnamenti di Tolle? Assicurati di ascoltare il video che copre i primi capitoli di "Even the Sun Will One Day Die". È una perfetta introduzione alla saggezza di Tolle sulla mortalità e il risveglio.