Rinviata più volte dal Governo a causa dell'emergenza sanitaria, entra in vigore oggi la riforma dell'assicurazione contro la disoccupazione. Sono in atto tre importanti sviluppi: un bonus-malus per le imprese di sette settori, nuove regole sulle condizioni di ammissibilità all'assicurazione contro la disoccupazione e la decurtazione dell'indennità di disoccupazione per i redditi più alti.

Il bonus-malus era una promessa elettorale del Presidente della Repubblica. A partire da oggi, si applica alle aziende di sette settori grandi consumatori di contratti brevi:

Fabbricazione di prodotti alimentari, bevande e tabacco;
Produzione e distribuzione di acqua, servizi igienico-sanitari, gestione dei rifiuti e controllo dell'inquinamento;
Altre attività specialistiche, scientifiche e tecniche;
Alloggio e ristorazione;
Trasporto e stoccaggio;
Fabbricazione di prodotti in gomma e plastica e altri prodotti di minerali non metallici;
Industria del legno, della carta e della stampa.

Tali settori sono stati selezionati misurando, nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2017 e il 31 dicembre 2019, il loro tasso di separazione medio, indicatore che corrisponde al numero di cessazioni del rapporto di lavoro o di assegnazioni a tempo determinato accompagnate dall'iscrizione al Pôle emploi in relazione alla forza lavoro dell'impresa.