Inviare copia della disdetta convenzionale: un grattacapo legale

La rottura convenzionale è diventata il metodo preferito di rottura. Ma comporta formalità rigorose. Uno di questi è dibattuto: consegnare al dipendente una copia dell'accordo firmato.

Un punto di tensione ricorrente

Questo argomento ritorna spesso in tribunale. Il codice del lavoro impone al datore di lavoro di fornirne una copia al dipendente. Ma cosa succede in caso di controversia? Il dipendente dichiara di non averlo ricevuto. Il datore di lavoro gli assicura il contrario. Difficile allora dimostrarlo.

Quali conseguenze legali?

Se il giudice ritiene che la copia non sia stata restituita, può dichiarare nulla la risoluzione contrattuale. Tuttavia, la soluzione varia a seconda della giurisdizione. Alcuni proteggono il rigoroso formalismo. Altri privilegiano la reale volontà delle parti di rompere il contratto.

Delicati problemi di prova

Per il datore di lavoro è quindi fondamentale avere la prova dell'effettiva consegna (firma, raccomandata, ecc.). Il lavoratore può, al contrario, invocare la minima negligenza a questo livello. Il rischio ? Una riclassificazione degli esuberi potenzialmente costosa. Questa questione resta quindi un angolo di attacco privilegiato nella giustizia.